Macchinari industriali per il settore dolciario – Le opportunità di crescita nel mercato polacco

L’industria italiana di macchinari per il settore dolciario gode di un’importante reputazione di eccellenza ed artigianalità in tutto il mondo e sono sempre di più le aziende della filiera meccano-alimentare desiderose di espandere la propria presenza all’estero.

Tra i mercati più promettenti per l’esportazione delle tecnologie Made in Italy figura, insieme a Stati Uniti, Spagna e Germania, la Polonia.

Con un mercato in continua crescita, incentivato anche dagli ampi finanziamenti allocati dal governo polacco per l’innovazione e l’efficientamento dell’industria alimentare, la Polonia è diventata una destinazione estremamente interessante per i produttori di macchinari industriali e offre notevoli opportunità di business per tutte le aziende italiane interessate ad espandere la propria presenza nei mercati dell’Est.

In questo articolo analizzeremo la situazione dell’export Made in Italy nel settore dei macchinari per l’industria dolciaria, le opportunità di business del mercato polacco e i principali incentivi stanziati dal governo locale per l’efficientamento della filiera produttiva.

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SOMMARIO
Export macchinari industriali del settore dolciario nel mercato polacco

Le cifre dell’export Made in Italy nella filiera meccano-alimentare

Nel primo trimestre del 2023, le esportazioni di macchinari per il settore alimentare hanno avuto un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, posizionando l’Italia al 2° posto su scala mondiale dopo la Cina.

Secondo i dati dell’Osservatorio Machinery di Nomisma, illustrati in occasione della presentazione di Cibus Tech 2023 , fiera dedicata al comparto meccano-alimentare prevista per questo ottobre a Parma, nel 2022 l’export italiano di macchinari e apparecchi dedicati al confezionamento ha raggiunto i 4 miliardi euro, mentre le tecnologie di food processing i 2,5 miliardi di euro. Un risultato notevole tenuto conto del forte rincaro dei costi dell’energia e delle materie prime legate prima alla pandemia e poi all’invasione russa dell’Ucraina.

Gli esperti sostengono che, nonostante l’incerto scenario macro-economico internazionale, le opportunità di un’ulteriore espansione dell’export italiano di macchinari per il Food & Beverage nei prossimi anni sia presumibile sia tra i mercati più maturi, come Stati Uniti, Canada e Regno Unito, che tra quelli emergenti, come i paesi dell’Europa dell’Est. Secondo le stime, infatti, ad oggi circa il 16% delle esportazioni è destinato al mercato statunitense, mentre il 39% al mercato europeo.

Questi dati riflettono l’eccellenza e il prestigio riconosciuto al Made in Italy nella produzione industriale, grazie alla sua capacità di adattarsi e rimanere al passo con le richieste di un mercato sempre più attento all’efficienza, al contenimento dei costi, alla provenienza dei materiali e alla sostenibilità dei processi produttivi.

Le opportunità del mercato polacco

Con oltre 37 milioni di abitanti, la Polonia è il più grande mercato dell’Europa centro-orientale. Grazie alla costante crescita economica registrata negli ultimi anni, il potere d’acquisto dei cittadini si è fortemente rialzato, portando alla nascita di nuovi modelli di consumo.

L’espansione della classe media, l’aumento della domanda interna e gli investimenti da parte del governo polacco per l’efficientamento della produzione industriale hanno creato uno scenario che si dimostra sempre più favorevole e interessante per l’export italiano in Polonia.

Nel corso degli ultimi 3 decenni, l’Italia ha conquistato una posizione di rilievo nell’economia del Paese, affermandosi come 2° partner commerciale tra i Paesi UE (dietro solo alla Germania), con un valore delle esportazioni che nel 2021 ha superato i 28 miliardi di Euro (+25,9% rispetto all’anno precedente).

Ad oggi, l’export di macchinari Made in Italy è già una delle principali voci di interscambio tra i due Paesi, ma le stime indicano che i numeri sono destinati a crescere rapidamente, con un forte aumento della domanda da parte delle aziende di ogni dimensione e un tasso di crescita annuo del 5% previsto per i prossimi 5 anni.

Oltre al contesto economico, è importante sottolineare come la Polonia si collochi in una posizione geografica estremamente strategica, al centro delle direttrici europee per gli scambi commerciali. Grazie alla recente apertura del governo polacco verso gli investimenti esteri e alla peculiare caratteristica di hub distributivo verso gli altri mercati dell’Est, è una destinazione strategica per le aziende internazionali della filiera meccano-alimentare interessate ad espandere la propria presenza all’estero.

Ma quali sono i fattori che rendono ad oggi il mercato polacco così attrattivo per le aziende italiane specializzate nella produzione di macchinari per la lavorazione degli alimenti?

1. Incentivi governativi per l’industria alimentare

Come molti altri paesi europei, anche la Polonia negli ultimi anni ha deciso di investire nell’innovazione dei processi produttivi nazionali, stanziando importanti fondi per l’efficientamento degli impianti anche nell’industria alimentare.

Nel 2022, il governo polacco ha stanziato 10 miliardi di zloty (circa 2 miliardi di Euro) in forma di esenzioni fiscali, sovvenzioni e prestiti a tasso agevolato per incentivare le aziende del comparto Food & Beverage a investire in nuove tecnologie produttive.

Gli incentivi sono a disposizione delle piccole, medie e grandi imprese in tutti i settori dell’industria alimentare polacca e si prevede siano rinnovati anche nel 2023 con un ulteriore stanziamento di 3 miliardi di zloty (circa 570 milioni di Euro).

Questa mossa strategica ha creato migliaia di posti di lavoro in Polonia, fornendo un ampio contributo alla ripresa economica del Paese, soprattutto dopo i difficili anni della pandemia.

L’apertura del governo polacco verso l’efficientamento dell’industria alimentare ha già catturato l’attenzione di molti player esteri, attirando ingenti investimenti da parte di molte aziende internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa al Brasile ed è un’occasione da non sottovalutare per tutte le aziende italiane produttrici di macchinari nel comparto meccano-alimentare desiderose di esportare all’estero.

2. Focus su innovazione, sostenibilità e sicurezza

Come dimostrano gli incentivi stanziati dal governo, unitamente ai fondi UE per la Politica di Coesione di cui la Polonia è stata il principale paese beneficiario nel periodo 2014-2020, con la crescita economica è aumentato anche il focus del Paese sulle tematiche di innovazione, sostenibilità e sicurezza per l’efficientamento dell’industria nazionale.

Uno dei principali fattori su cui la Polonia sta puntando è l’aumento dell’automazione dell’industria alimentare. Nel 2022 il mercato polacco dei macchinari per la lavorazione degli alimenti ha generato un fatturato di 1 miliardo di zloty (oltre 190 milioni di Euro) e, con il rapido progredire delle tecnologie, le aziende del settore dolciario sono sempre più alla ricerca di macchinari di alta qualità per la lavorazione degli alimenti che possano essere facilmente integrati con sistemi automatizzati.

In aggiunta, negli ultimi anni la catena di distribuzione alimentare polacca si è espansa rapidamente, causando un forte aumento della domanda di impianti capaci di gestire grandi volumi di prodotti e soddisfare gli elevati standard qualitativi richiesti dalla grande distribuzione.

Infine, in linea con gli obiettivi previsti dall’UE per i Paesi membri, la Polonia è chiamata a ridurre le emissioni inquinanti e a garantire una maggiore sicurezza energetica. L’obiettivo, che le autorità stanno perseguendo anche con il coinvolgimento di aziende straniere, si traduce in notevoli opportunità di business per i produttori di tecnologie destinate a questo mercato. Opportunità ancora poco sfruttate dalle PMI italiane, consideratala loro eccellenza nel settore.

In conclusione, le parole d’ordine della filiera meccano-alimentare polacca sembrano essere efficienza, innovazione e sostenibilità. Concetti già fortemente riconosciuti ed abbracciati da molte realtà italiane, come Sacmi, leader di settore, che ha recentemente lanciato sul mercato una nuova incartatrice compatibile con i nuovi materiali di imballaggio ecologici capace di produrre un output di 250 tavolette di cioccolato al minuto.

Un’occasione di business unica per tutte le PMI del settore dedite all’innovazione e all’esportazione dell’eccellenza del Made in Italy nel campo delle tecnologie industriali.

3. Nuovi trend del settore dolciario

Per quanto riguarda il comparto B2C della filiera alimentare polacca, con la maggiore attenzione dedicata alla salute e al rispetto dell’ambiente spinta dalla crisi pandemica e dai cambiamenti climatici, negli ultimi anni si è assistito a un profondo cambiamento nelle abitudini di acquisto dei consumatori, sia nel settore dolciario che in tutta l’industria alimentare.

Oggi i consumatori polacchi sono sempre più consapevoli e attenti alla salubrità degli ingredienti e ai processi di produzione e confezionamento degli alimenti acquistati.

Come in molte altre parti del mondo, infatti, il mercato dolciario polacco ha visto un aumento esponenziale della richiesta di varianti senza zucchero e dell’utilizzo di imballaggi più ecologici.

Questo fattore sta contribuendo all’aumento della domanda di macchinari per la lavorazione degli alimenti che possano produrre dolciumi di alta qualità con un basso impatto ambientale, privilegiando l’efficientamento energetico e l’uso di materiali ecologici per il confezionamento.

Pre-analisi di settore per l’individuazione delle aziende in target

L’internazionalizzazione è un processo di crescita fondamentale per le aziende B2B che richiede un’attenta pianificazione basata su dati e analisi disettore, al fine di ottenere gli strumenti adatti per operare scelte strategiche e identificare rischi e opportunità nei mercati di interesse.

Per questo motivo è importante affidarsi ad esperti che sappiano guidare le vostre scelte in modo strategico grazie ad analisi approfondite e allostudio di strategie adatte a trasporre la vostra personale visione aziendale nel mercato estero di riferimento, lavorando step-by-step insieme a voi attraverso processi consolidati e delineati in base agli specifici obiettivi a lungo termine del vostro business.

Uno dei primi passi per valutare l’entrata in un mercato estero è la pre-analisi di settore, una ricerca iniziale volta ad individuare la dimensione del mercato e le potenziali aziende in target.

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